Ad ogni piatto la sua acqua: nasce l’idrosommelierEach dish its water: comes the idrosommelier
Le acque minerali imbottigliate non sono tutte uguali: possono avere più o meno gusto, più o meno identità; proprio come il vino. E proprio come nel mondo di Bacco una scelta consapevole della bottiglia giusta per il proprio fabbisogno o per il migliore abbinamento a tavola può essere fatta seguendo il consiglio di un esperto, l’ idrosommelier.
A sottolineare l’importanza di conoscere meglio l’acqua a tavola e la necessità di una figura professionale che affianchi consumatori e esercenti di bar, ristoranti, hotel e via dicendo, è l’ Adam, l’Associazione Degustatori Acque Minerali che ha appena pubblicato, con Agra edizioni, un vademecum in tre volumi sull'”oro blu”, che fissa dieci regole del buon servizio nella ristorazione.
“Un buon abbinamento con l’acqua minerali – dicono i degustatori a chef e ristoratori – può far crescere anche un piatto povero. Per questo, è importante imparare ad usare l’acqua minerale. Ad esempio, su pesce a vapore o un antipasto di pesce ok l’ abbinamento con un’acqua con residuo fisso bassissimo; un’ acqua piatta cioè, quella che tutti chiamano erroneamente naturale. Mentre le tagliatelle all’uovo con sugo ben si sposano con un’acqua più mineralizzata, magari con una bollicina piccola o medio piccola”.
Gusto e identità dipendono soprattutto dalla mineralizzazione ma il sapore dell’acqua può essere modificato anche dalla percentuale di anidride carbonica. E descrivendo i sistemi geoambientali e acquiferi italiani, l’ Adam delinea una geografia del gusto delle acque made in Italy capaci di spaziare dalle “quasi dolce” di Friuli e Umbria, alle dure di Lombardia, Toscana, Lazio, Calabria e Sicilia, fino alle “molto dure” di Emilia Romagna e Marche.
Fonte: www.cronachedigusto.it/Bottled mineral waters are not all the same: they can have more or less taste, more or less identity; just like wine. And just as in the world of Bacchus a conscious choice of the right bottle for their own needs or for the best match to the table can be made on the advice of an expert, the ‘idrosommelier.
To emphasize the importance of knowing better the water table and the need for a professional to work alongside consumers and operators of bars, restaurants, hotels and so on, is the Adam, the Mineral Water Tasters Association who has just published with Agra editions, a three-volume handbook on ‘”blue gold”, which sets out ten rules of good service in restaurants.
“A good match with mineral water – say the tasters to chefs and restaurateurs – can grow even a simple dish. It is important to learn to use mineral water. For example, on steam fish or on a fish appetizer is ok a combination with a water very low in residue; a flat water that is, what everyone calls mistakenly natural. While egg tagliatelle with sauce blend well with most mineralized water, perhaps with a small bubble medium or small.”
Taste and identity depend mainly on the mineralization but the taste of the water can also be changed from the percentage of carbon dioxide. And, describing the Italian aquifers and geo-environmental systems, the Adam outlines a geography of the taste of the made in Italy waters capable of ranging from “almost sweet” of Friuli and Umbria, the harsh of Lombardy, Tuscany, Lazio, Calabria and Sicily, to the “very hard” of Emilia Romagna and Marche.
Source: www.cronachedigusto.it/
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